Vendemmia extracomunitaria
Tra i filari di vite nella bergamasca
Trai i più bei ricordi della mia gioventù non posso non ricordare quei magnifici momenti trascorsi vendemmiando. Ecco perchè ho deciso di portare mio figlio tra i filari di un vigneto bergamasco per un primo contatto con i colori, i sapori ed i profumi della vendemmia.
Senza alcuna sorpresa ho trovato al lavoro solo sorridenti uomini pakistani che, tra un grappolo e l’altro si sforzavano anche di capire gli ordine urlati in bergamasco (i bergamaschi urlano sempre :)), ma nessun giovane italiano, lo stesso proprietario al lavoro tra i filari ne osservava criticamente l’assenza dei figli. Che piaccia o meno, QUESTA è quella che io considero l’integrazione degna del proprio significato. Stranieri che si guadagnano da vivere onestamente, lavorando, osservando ed assimilando usi e costumi locali, senza in alcun modo rinunciare ai propri.
L’integrazione va guadagnata, NON è un diritto che si acquisisce semplicemente calpestando il suolo Italiano! La propagandistica ministra Kyenge ne prenda atto e confini le sue esuberanze nel proprio ambulatorio oculistico.